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Malloreddus al ragù di salsiccia

Un ragù a base di salsiccia per condire i “malloreddus”, una pasta tipica sarda,  mi ha permesso di soddisfare un’idea che mi stuzzicava da un po’: preparare un piatto di pasta fresca senza uova, da condire con un bel sugo rustico.

Malloreddus al ragu di salsiccia

Cosa ho utilizzato: salsiccia 330gr, pomodori pelati 800gr, semola rimacinata di grano duro 450gr, una carota, una costa di sedano, 2 scalogni, aglio, olio, vino bianco secco 3 cucchiai da cucina, alloro.

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[column]Dosi per: 4 persone[/column]
[column]Preparazione: 30 minuti [/column]
[column]Difficoltà: media [/column]
[column]Cottura: 60 minuti [/column]
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Partiamo dal ragù. Come prima cosa ho  tagliato a dadini la carota, il sedano e gli scalogni. Ho privato la salsiccia del suo budello e l’ho sgranata bene con una forchetta, mentre in una padella capiente ho versato tre cucchiai di olio e lasciato rosolare leggermente un aglio in camicia.

Appena l’aglio ha iniziato a sfrigolare l’ho tolto e ho aggiunto la dodolata di carote, sedano e scalogno. Ho lasciato andare a fuoco medio per 10 minuti, quindi ho aggiunto la salsiccia.

A metà della rosolatura ho alzato la fiamma e sfumato con il vino bianco. Solo quando la salsiccia si è ben rosolata, ho aggiunto i pelati e ho lasciato cuocere a fuoco lento per almeno 40 minuti. A metà cottura ho aggiunto anche dei pistilli di zafferano e, in ultimo, una fogliolina di alloro.

Nel frattempo mi sono dedicato alla preparazione dei malloreddus, più comunemente detti gnocchetti sardi. Ho scaldato 150 ml di acqua in cui ho messo in infusione alcuni pistilli di zafferano. Quindi ho  versato la semola a fontana sulla spianatoia e  ho iniziato ad impastarla aggiungendo, un pò alla volta, l’acqua tiepida aromatizzata allo zafferano. L’ho lavorata fino ad ottenere un impasto elastico che dovrà riposare almeno venti minuti prima di essere utilizzato.

Trascorso il tempo del riposo, ho lavorato la pasta formando dei bigoli dello spessore di un dito, più sottili saranno, più piccoli saranno i malloreddus. Li ho tagliati in piccoli pezzi lunghi più o meno un centimetro e con il pollice li ho passati sul rigagnocchi in senso verticale. Se non avete la tavoletta si può tirare la pasta facendola aderire ai rebbi di una forchetta.

Una volta pronta, ho cotto la pasta in acqua leggermente salata, quindi ho saltato i malloreddus nel ragù di salsiccia e ho condito il tutto con abbondante pecorino, ovviamente, sardo.

Buon appetito.

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