Antipasti e contorni/ Ricette

Crocchette di Vitelotte con burrata e alici

Oggi vi racconto un’altra ricetta con le meravigliose patate viola, le Vitelotte di Perle della Tuscia. Le stesse patate utilizzate per gli gnocchi viola con crema di gorgonzola pubblicata qualche tempo fa. Il sapore dolciastro delle Vitelotte si sposa bene con l’acidità e sapidità di burrata e alici.

crocchette_viola_con_burrata_e_alici_2

Cosa ho utilizzato: patate Vitelotte 300gr, burrata, alici, uova 1, pan grattato, sale, pepe bianco, olio di semi di arachidi.

[columns_row width=”half”]
[column]Dosi: 10 crocchette[/column]
[column]Preparazione: 60 minuti[/column]
[column]Difficoltà: bassa[/column]
[column]Cottura: 15 minuti[/column]
[/columns_row]

Ho inziato mettendo a lessare le Vitelotte, la loro consistenza richiede una cottura più lunga rispetto alle comuni patate, quindi le ho lasciate sul fuoco vivo per circa 45 minuti dal bollore. Come sempre, ho verificato la cottura infilzandole con una forchetta. Le ho lasciate intiepidire, quindi le ho pelate e passate nello schiacciapatate per due volte, in modo da ottenere una pasta più morbida. Le ho condite con un pizzico di sale e  uno di pepe bianco. Ho sbattuto l’uovo e ne ho aggiunto solo la metà all’impasto di patate. Dopo aver amalgamato bene il tutto, mi sono inumidito le mani e ho iniziato a formare delle palline, grandi come quelle da ping-pong, modellando ciascuna sul palmo della mano.

crocchette_viola_con_burrata_e_alici

A questo punto le ho schiacciate tenendole sempre nel palmo della mano e, formato un disco, ho aggiunto nel mezzo un cucchiaino di burrata e mezzo filetto di acciuga sott’olio. Ho richiuso i lembi attorno al cuore di burrata tornando a formare una pallina. Ho passato le crocchette nell’uovo sbattuto che era avanzato, ho aggiunto ancora un pizzico di sale e le ho passate nel pan grattato.

Ho messo a scaldare tre dita di olio di semi in un tegamino dai bordi alti, una volta caldo, ho immerso non più di 4 crocchette per volta, in modo da evitare di abbassare troppo la temperatura dell’olio. Raggiunta una colorazione dorata le ho tirate fuori e messe ad asciugare su della carta assorbente per togliere l’olio in eccesso.

Per godere appieno del cuore di burrata fondente, vi consiglio di gustarle ancora calde!

Buon appetito.

You Might Also Like

No Comments

Leave a Reply